Nonostante e tanto più in tempi di Covid19, siamo arrivati all’annuale appuntamento con la Fashion Revolution Week!👗👔
La situazione all’interno della filiera tessile, dalla quale dipendono le sorti di milioni di persone in tutto il mondo, peggiora di giorno in giorno. Lavoratori e lavoratrici senza stipendi perché i marchi non pagano gli ordini, persone in viaggio per centinaia di chilometri a piedi verso i loro villaggi, fabbriche affollate e insicure. Chi sta pagando il prezzo di questa emergenza sanitaria, sociale e d economica?
Oggi più che mai pensiamo ci sia bisogno di mettere in luce le condizioni degli anelli più fragili della catena produttiva, sia dal punto di vista del salario che della salute, e di ritornare a chiedere una moda più etica, trasparente e sostenibile.🌱🌏
«Ci sono tre questioni enormi. La prima, da risolvere nel breve periodo, è quella di non lasciare i lavoratori per strada. Mentre i negozi chiudono e le filiere si congelano, gli accordi presi con i fornitori non vengono onorati. «Se non si pagano gli ordini ai fornitori, immediatamente questi lavoratori rimangono senza stipendi e coperture. Nei Paesi a Basso reddito quasi nessuno ha architetture che prevedono ammortizzatori sociali per imprese e le coperture per i lavoratori. Le imprese chiudono e gli operai si ritrovano a essere mandati casa».
Deborah Lucchetti, coordinatrice della campagna italiana Abiti Puliti
Per leggere l’intervista completa a Deborah Lucchetti sulla situazione dei lavoratori della filiera tessile nei Paesi a basso reddito clicca qui.
Per approfondire leggi a questo link l’articolo, sempre di Abiti Puliti, sui catastrofici effetti del Covid-19 nelle catene di fornitura e sul ruolo dei grandi marchi.
Il primo passo per aderire alla Fashion Revolution è informarsi, il secondo passo è attivarsi e metterci la faccia!
Aderire è facile, e puoi far sentire la tua voce anche senza muoverti da casa!
Durante la settimana di mobilitazione dal 20 al 26 aprile fatti anche tu la domanda #whomademyclothes , “Chi ha fatto i miei vestiti?” e
👕 Indossa un abito al contrario con l’etichetta bene in vista. Se è un abito di commercio equo, che magari hai comprato nella nostra Bottega, ci farai ancora più contenti!
📸 Scatta una foto
📡Condividila attraverso i social media con l’hashtag #WhoMadeMyClothes e #FashRev, taggando ExAequo e tutte le organizzazioni di commercio equo italiane che hanno promosso la campagna: Equo Garantito, Altromercato, altraQualità, Equomercato, Meridiano361 e Quid.
A questo link il comunicato stampa congiunto dei promotori.
E ora…tocca a te! Che la rivoluzione abbia inizio!